Comunicato Stampa di Chiusura Festival 2015

Un grande successo, con risultati ben oltre le aspettative, per la prima edizione del Festival che con più di 100.000 visitatori ha confermato l’importanza di un appuntamento fisso in Italia dedicato alla cultura latinoamericana.

 Si è chiusa ieri, martedì 29 settembre, con una grande festa di musica e divertimento per tutti, la prima edizione di Milano Latin Festival ad Assago.

7 settimane di kermesse, 48 giorni di festa, 11 Paesi latinoamericani omaggiati, 1 grande palco, 14 concerti di artisti di fama internazionale, insieme a prestigiose scuole di danza, grandi maestri di ballo, gruppi folklorici e noti deejay, 10 mostre fotografiche e vernissage, 4 ristoranti etnici, 7 aree degustazione, 3 piazze animate e 5 cocktail bar sono i numeri e l’anima di questa edizione.

Il villaggio del Milano Latin Festival è stato un’importante lente d’ingrandimento sul mondo latino e un punto di riferimento straordinario per fasce di pubblico molto differenti tra loro e sulla carta apparentemente inconciliabili: giovani e meno giovani, famiglie e bambini; latinoamericani residenti in Italia, italiani, turisti europei e provenienti da tutto il mondo; amanti dei balli latini, esperti e conoscitori o semplici curiosi: tutti sono passati da qui. Iniziative culturali, proposte musicali, animazione e offerte gastronomiche sono riusciti nell’intento di portare la comunità latinoamericana in Italia a ritrovarsi in un luogo di incontro e condivisione e hanno saputo coinvolgere diverse generazioni di pubblico italiano e internazionale in quello che sin dall’inizio è stato presentato come un viaggio ideale nell’America Latina.

Un ruolo fondamentale per la riuscita di questa edizione lo ha avuto il direttore artistico Maykel Fonts, ballerino e coreografo cubano, diplomato nella scuola più famosa dell’isola (il Tropicana), artista poliedrico molto amato in Italia e di fama internazionale. Oltre a regalarci con le sue performance lo spettacolo delle sue doti straordinarie e del suo innato talento, si è fatto promotore di un’iniziativa memorabile dedicata ai grandi maestri di ballo della nuova e della vecchia generazione che hanno contribuito e contribuiscono a diffondere i ritmi latini a livello internazionale: Seo Fernandez e Albertino Calderon, Johnny Vázquez e Juan Matos, Chiquito, Cuban Flex, Barbarita e Talento Habana, tra gli altri.

Una presentatrice d’eccezione, l’attrice e conduttrice Eradis Josende Oberto, ha accompagnato le esibizioni e gli spettacoli che hanno animato per un mese e mezzo il grande palco centrale. Tanti sono stati gli artisti ospiti in concerto che hanno emozionato il pubblico calorosissimo di Milano Latin Festival: ricordiamo il dembow e la musica urbana de La Nueva Escuela; lo stile inconfondibile della popolare cantante di cumbia Karla de Argentina; la vivacità e l’energia dei Clave Cubana; le sonorità della salsa vecchia scuola con l’orchestra La Máxima 79; i classici della musica latinoamericana con l’orchestra La Tropical; i grandi successi della musica italiana rivisitati in chiave latina con i Croma Latina; i ritmi della salsa con influenze pop, rock, gospel e R&B di Frankie Negrón; il merengue e la splendida voce di Juan Manuel; tutto il calore dei diciotto anni di carriera dei Raza Latina; il personalissimo reggaeton di Jay Santos che ha portato a Milano tutto l’amore del suo ultimo successo; la bachata romantica di Joe Veras.

Alla regia delle consolle del grande palco e delle piazze, 7 deejay hanno movimentato le nostre notti di festa: dj Engel, dj Ivan Venot (Resident), dj Pepito, dj Werner Rodriguez, dj Ricky Espino, dj Pepe Espino, dj Laser; accompagnati da ballerini e animatori: Los Atrevidos de Milano (Piazza Cuba), Los Terremotos del Caribe (Playa Santo Domingo), Mangos Club, Beverly Family, Imagen Latina e gli insegnanti di zumba, appartenenti allo ZIN (Zumba Instructor Network).

La cultura di Milano Latin Festival non è stata solo musica e gastronomia. Il Salone delle Nazioni ha ospitato le Rappresentazioni Diplomatiche di 11 Stati (Cuba, Uruguay, Brasile, Perù, Messico, El Salvador, Cile, Argentina, Ecuador, Bolivia e Paraguay) e gli eventi organizzati dagli Enti e dalle Istituzioni dei Paesi partecipanti, oltre al Museo del Rum e a importanti mostre fotografiche permanenti e vernissage.

I direttori, Fabio Messerotti e Roberto Bruno, e l’organizzazione del festival desiderano condividere la soddisfazione di un successo non scontato e la gioia per aver realizzato pienamente il principale scopo prefissato: dare spazio e voce al sentimento autentico della cultura latinoamericana tra tradizioni millenarie, trasformazione e innovazione, in uno spirito di sincera apertura e confronto.

Milano Latin Festival ringrazia tutti e dà appuntamento al 2016 con una strepitosa seconda edizione!

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