9 Giugno 2016: “Milano Latin Festival” e “Lo Spirito del Pianeta” – Maya del Guatemala e Quijos dell’Ecuador

“Mlogo-spiritoilano Latin Festival” e “Lo Spirito del Pianeta”
uniti per i valori ed il rispetto dei popoli indigeni e della Madre Terra.

Giovedì 9 Giugno 2016 saranno presenti il Gruppo Folclorico Maya del Guatemala e il Gruppo Folclorico Quijos dell’Ecuador, che invaderanno il Milano Latin Festival con la loro spiritualità.

Gruppo Folclorico Maya del Guatemala Sotz’il

Gli antichi Maya furono una popolazione insediatasi in Mesoamerica dove hanno sviluppato una civiltà nota per l’arte, per l’architettura, per i raffinati sistemi matematici e astronomici, e per la scrittura, l’unico sistema noto di scrittura pienamente sviluppato nelle Americhe precolombiane.

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La civiltà maya si sviluppò in una zona che comprende l’odierno sudest messicano, il Guatemala e il Belize.
Durante il periodo preclassico, questa civiltà costituì le prime comunità stanziali e adottò la coltivazione degli alimenti che diventarono base della loro alimentazione, tra cui mais, fagioli, zucche e peperoncino. Le prime città maya si svilupparono tra il 750 a.C. e il 500 a.C. ed esse vantavano monumentali architetture, come i grandi templi impreziositi da elaborate facciate in stucco.

 

Tale periodo vide i Maya fondare numerose città-stato collegate da una fitta rete commerciale. Due città rivali, Tikal e Calakmul, divennero molto potenti. Il periodo classico fu caratterizzato anche dall’intervento intrusivo della città messicana di Teotihuacan nella loro politica dinastica. Nel IX secolo vi fu un diffuso collasso politico nella regione centrale che sfociò in una guerra civile con un conseguente abbandono delle città e uno spostamento verso nord della popolazione.

Il successivo periodo postclassico, vide sorgere a nord l’insediamento di ChichenItza e l’espansione dell’aggressivo regno Quiché di Q’umarkaj nelle regioni collinari del Guatemala. Nel XVI secolo, l’impero spagnolo colonizzò la regione mesoamericana e, dopo una lunga serie di campagne militari, l’ultima città maya cadde definitivamente nel 1697.
La legge del periodo classico fu centrata intorno al concetto di “re divinità“, che agiva come mediatore tra i mortali e il regno soprannaturale. Il potere sovrano era patrilineare e veniva normalmente passato al figlio maggiore. La politica maya fu caratterizzata da un sistema chiuso di patronato, anche se l’esatto sistema amministrativo variava da città-stato a città-stato. Verso la fine del periodo classico, gli appartenenti all’aristocrazia risultarono numericamente aumentati, con una conseguente riduzione del potere esclusivo del re divino. La civiltà maya sviluppò forme d’arte altamente sofisticate, utilizzando per le loro opere materiali sia deperibili che non deperibili, tra cui legno, la giada, l’ossidiana, la ceramica, la pietra scolpita, gli stucchi e gli affreschi finemente dipinti.
Le città maya tendevano ad espandersi casualmente e il centro cittadino era occupato da complessi commerciali e amministrativi, circondati da una serie di quartieri residenziali edificati disordinatamente. Spesso, diverse zone della città erano collegate da strade rialzate. Le costruzioni principali erano i palazzi, i templi-piramide, i campi per il gioco della palla e le strutture dedicate all’osservazione astronomica. La classe elitaria maya era in grado di leggere e scrivere e sviluppò un complesso sistema di scrittura geroglifica che fu la più avanzata delle Americhe precolombiane. I Maya raccolsero la loro storia e la loro conoscenza in alcuni libri, di cui rimangono solo tre esemplari, i restanti furono distrutti dagli spagnoli. Tuttavia vi sono anche un gran numero di testimonianze ritrovate su steli e ceramiche. I Maya svilupparono un sistema altamente complesso di calendari rituali e la loro matematica comprendeva uno dei primi casi di zero esplicito nel mondo.


gruppo-folclorico-quijos-ecuadorGruppo Folclorico QUIJOS dell’Ecuador

I Quijos hanno radici storiche che si estendono a un passato pre Inca.
A causa di numerosi conflitti, successioni e matrimoni, tra le diverse popolazioni che occupavano la valle, la regione ecuadoriana divenne parte dell’Impero Inca.
Alla morte dell’imperatore Huayna Capac l’impero fu diviso tra i suoi due figli: mentre Atahualpa, il primogenito, ricevette la parte settentrionale, con capitale Quito, il fratello Huáscar ricevette quella meridionale mantenendo l’originale capitale Cuzco.

Nel 1530 Atahualpa sconfisse Huascar riunificando l’impero. Quando gli spagnoli fondarono la città di Quito, nel 1535, hanno stabilito i limiti orientali della strada per il villaggio Hatunquixo Quixo. Questa affermazione presuppone che il nome Quijos Quixo fa parte di una delle lingue indigene della regione.
Il territorio di Quijos esteso dalla fronte della gamma orientale delle Ande al bacino amazzonico, la lingua Originale è Kichwa.

 

 

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