13 Giugno 2019 – Grande Inaugurazione

Il 13 Giugno 2019 alle ore 20.00 la 5a edizione del Milano Latin Festival si aprirà con la Grande Inaugurazione che avrà luogo nella Piazza delle Nazioni del Festival.
Il Milano Latin Festival, unendosi alle celebrazioni previste dal IYIL2019 (International Year of Indigenous Language), dedica l’edizione 2019 all’Anno Internazionale delle Lingue Indigene per contribuire a promuovere e proteggere le lingue indigene e migliorare la vita di coloro che le parlano.

Milano Latin Festival, in sinergia con il Festival Lo Spirito del Pianeta, nostro partner culturale da alcuni anni, dedica la serata inaugurale a tutti coloro che lottano per difendere la propria identità, con l’eccezionale presenza di diversi gruppi, provenienti da svariati paesi dell’America Latina.

GRUPPI PARTECIPANTI

  • Indios Yawalapiti del Brasile
  • Indios Shuar dell’Ecuador
  • Aztechi del Messico
  • Mapuche del Cile
  • Gruppo Cores da Bahia del Brasile

Lo Spirito del Pianeta – Partner Culturale del Milano Latin Festival
Sito Web – Lo Spirito del Pianeta

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INDIOS YAWALAPITI

Il popolo Yawalapiti vive nella riserva indigena dell’Alto Xingu, nel Mato Grosso in Brasile, dove conserva e gestisce la propria cultura di forma autonoma sin dall’origine. I popoli dell’Alto Xingu, come i Yawalapiti e Kamayurá partecipanti al festival, condividono lo stesso substrato culturale basato su un insieme di tradizioni e valori etici ed estetici comuni, organizzati in un sistema autonomo in cui ognuno di questi popoli rappresenta un’unità politica indipendente nel gestire i propri rituali e invitare altri popoli dell’Alto Xingu a partecipare.

I livelli di scambio tra i popoli sono molti, anche nella sfera matrimoniale. In Alto Xingu il villaggio ha case disposte su pianta circolare, con una Casa degli Uomini nel cortile centrale, spazio dedicato alle cerimonie e al collettivo. In esso, oltre alle danze e incontri comunitari, si svolgono anche lotte corporali, tipica attività dei giovani.

Condotti dal loro rappresentante Anuiá Amarü, pittore e musico tradizionale, lottatore in gioventù, questo gruppo ci mostrerà rituali dedicati allo spirito dei mama’e, con cui eseguirà una sorta di terapia musicale basata sulla relazione di ogni danzatore con lo spirito che rappresenta. Saranno presentati rituali di musica legati alla propria cosmologia, dedicati ai pesci, alla mandioca e ai frutti.

INDIOS SHUAR

Gli Shuar o Jívaro sono una tribù indigena ubicata nel sud ovest della foresta Amazzonica, nella zona di Ecuador e una parte del Perù. I termini Jívaros o Jibaros sono dispregiativi, perché significano “barbari“; essi si autodefiniscono Nijínmanya Shiwiár (ossia Shuar) nella lingua Shuar, che veniva pronunciato Shiva o Shiua e significa popolo; vengono chiamati anche difensori della natura.

Il popolo Shuar è riuscito a resistere al dominio dell’impero Inca e al dominio spagnolo. Attualmente si trovano a lottare, contro l’occidentalizzazione e l’espansione delle multinazionali, per il proprio territorio e le proprie credenze.
Abili guerrieri, usavano cerbottane, archi, lance e scudi e sono famosi per l’usanza di conservare rimpicciolite le teste dei nemici uccisi in battaglia, chiamate tsantsas, affumicate con un complicato procedimento.

AZTECHI

Costituito nel 1999 per rappresentare l’antica cultura azteca nel mondo, il gruppo si esibisce da alcuni anni anche in Italia, ottenendo grande favore dal pubblico.

Le danze rituali, le musiche evocatrici, i costumi splendenti risalgono all’età d’oro del Messico, prima della scoperta dell’America e della sanguinosa conquista spagnola che ha distrutto un immenso sapere. Le danze che il gruppo propone, sono ispirate all’acqua, al fuoco, alla terra e all’aria, gli elementi fondanti della vita; le musiche sono eseguite su antichi strumenti che riproducono i suoni delle foreste; le voci copiano i versi degli animali: e tutta questa magia è dedicata alle più importanti divinità azteche, la Madre Terra e il Padre Sole, ed è rivolta ai quattro punti cardinali che contengono il pianeta.

I danzatori hanno il corpo percorso da disegni sacri e portano copricapi straordinari di piume lunghissime, colorate e vibranti; secondo gli aztechi, riescono a catturare l’energia del cosmo e, grazie alla danza, giunge alla terra per fecondarla e ringraziarla dei suoi doni. Per questo, dunque, prima di ogni cerimonia, che nell’antichità durava giorni e giorni, gli aztechi del gruppo purificano il suolo e chiedono alla natura il permesso di danzare.

I MAPUCHE

I Mapuce o MapuchePopolo della Terra” sono un popolo amerindo originario del Cile centrale e meridionale e del sud dell’Argentina (Regno di Araucanía e Patagonia). I Mapuche hanno una economia basata sulla agricoltura; la loro organizzazione sociale è sviluppata in famiglie estese, sotto la direzione di un “lonco” o capo, sebbene in tempi di guerra si possano unire in gruppi più larghi ed eleggere un “toqui” (portatore d’ascia) per guidarli.

I Mapuche sono una etnia variegata composta da numerosi gruppi che condividono tra loro una stessa struttura sociale, religiosa ed economica, così come una eredità linguistica comune. La loro influenza si estende tra il fiume Aconcagua e la pampa Argentina. Resistettero con successo a molti tentativi dell’Impero Inca tesi ad assoggettarli, e questo sebbene mancassero di una organizzazione propriamente statale. Combatterono contro i conquistadores e, usando il fiume Bío-Bío come frontiera naturale, riuscirono a resistere ai tentativi per colonizzarli dal 1500 al 1800.

La religione Mapuce si basa principalmente sul culto degli spiriti e degli antenati, chiamati genericamente pillán. A parte questi, si rende omaggio alle forze della natura, chiamati genericamente Nghen. Inoltre, i Mapuche credono nell’esistenza di un essere superiore che li governa, chiamato Nghenecén, formato principalmente da quattro aspetti principali, o persone, ma che prima della influenza cristiana su questa cultura erano in realtà spiriti distinti. Ad ogni modo, mai nacque nella loro cultura qualcosa paragonabile al pantheon di greci o germani.

La figura delle “Maci“, ovverosia sciamane, un ruolo usualmente affidato alle donne più anziane, è una parte estremamente importante della cultura Mapuche, ancora oggi e a fianco del Cristianesimo. Le machi svolgono cerimonie per scacciare il male, per la pioggia, per la cura delle malattie, e posseggono una conoscenza estremamente vasta delle erbe medicinali cilene, guadagnata attraverso un duro apprendistato. Cileni d’ogni origine e classe fanno uso delle principali erbe della tradizione Mapuce.

CORES DA BAHIA, un circo differente!

Oltre il gruppo, dove la cultura si mescola con il fascino delle Arti Circensi e delle Danze Afro Brasiliane.
Un puro, espressivo, creativo Show brasiliano come non lo si è mai visto prima!
Una onda emozionale, interpretata da artisti circensi e da ballerine, di altissimo livello professionale.

“Prepariamo direttamente i nostri artisti a Bahia nello “spazio” ricavato dalla nostra Pousada Wiktoria oggi la casa degli artisti e li portiamo in tournée mondiale per esprime liberamente le loro emozioni.
Quest’anno mescoliamo le varie culture incrementando lo staff con in più 5 artisti della Tanzania.
Siamo presenti In Europa con base Italia, Israele, Canada, Dubai con una equipe composta da 30 fra artisti e tecnici. Le prossime mete 2019 sono Stati Uniti ed Asia”.

Encanto Amazonia! Lo Show:
“Un gruppo di Indios della foresta hanno un importante compito: salvare la maggior foresta del pianeta.
Lei non aspetta… ed il Suo destino è nelle mani del loro sapere! Le entità mistiche li aiuteranno e ne saranno la guida.
Il loro compito sarà difficile… perché ognuno ha un proprio “interesse“.
Ma… ben presto, si accorgeranno che tutti vogliono la stessa cosa: Preservarla.
Dimostreranno di essere uniti lasciando di lato l’avidità perché la foresta è sopra di tutto!”

L’obiettivo di questa opera è sensibilizzare il pubblico, consapevoli della triste e attuale realtà che stiamo vivendo. Lo show alterna momenti emozionali alla fisicità dei performers.

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